DISCOGRAFIA
1991 – “Li varchi a mari” – Cielozero
1992 – “Per terre assi lontane” – BMG Ariola
1994 – “Porta Felice” – BMG Ariola
1997 – “E semu ccà” – Teatro del Sole
2012 – “Era nicu però mi ricordu” – Made in Sicily
PARTECIPAZIONI
1993 – “Piccola Italia” con Edoardo De Angelis in “De Angelis” – RCA
2004 – “Piccola Italia” con Edoardo De Angelis in “Antologia d’Autore” – D’Autore
2012 – “Spasimo” con Andrea Camilleri, Franco Battiato, Edoardo De Angelis in “Sale di Sicilia” – Rai Trade
2013 – “Alleggiu” e “Nichi e scueti” con Ezio Noto in “Disìu” – Minervart
Francesco Giunta è nato a Palermo, dove vive, nel 1952 e opera ormai da oltre trent’anni nel campo del recupero del patrimonio linguistico e musicale siciliano, sia come autore-interprete che come ideatore e curatore dell’etichetta discografica Teatro del Sole.
Conclude gli studi scolastici diplomandosi in Elettronica Industriale nel 1971 e nel 1973 viene assunto all’ENEL dove lavorerà per 22 anni raggiungendo il massimo di inquadramento e occupandosi di tematiche ambientali per conto dell’Ente. Nel 1995 si licenzia per dedicarsi a tempo pieno alla sua principale passione: la musica e la ricerca.
Sin da giovanissimo si è dedicato alla scrittura in italiano avendo quali riferimenti i grandi cantautori (De André, Tenco, Gaber, Bindi, Lauzi, Guccini, De Gregori) ma presto nasce in lui il bisogno di esprimersi in quella che considera la sua vera lingua. Il vasto e intenso repertorio formatosi nel corso degli anni confermeranno la validità di quella scelta artistica.
Nel 1990, insieme ad altri musicisti, dà vita all’Associazione Cielozero che, sotto la sua direzione artistica, svolge una intensa attività progettuale ed editoriale di ampio respiro tanto da diventare punto di riferimento per quanti in Sicilia hanno operato in questo settore.
Considerato autore fertile e innovativo, pubblica nel 1991 Li varchi a’ mari, suo primo lavoro, vero e proprio atto di nascita di un nuovo modo di cantare in siciliano, al quale seguono nel ’92 Per terre assi lontane, suite che intreccia i temi del viaggio (da Colombo ai migranti siciliani verso l’America), e nel ’94 Porta Felice, cantata corale dedicata alla città di Palermo. Suoi i testi e la musica di Storia di Laura e Ludovico, rappresentata nel ’95-96, sensibile rilettura delle vicende legate alla più conosciuta storia del patrimonio tradizionale siciliano: quella della Baronessa di Carini. Con il successivo lavoro discografico, E semu ccà del ’97, ha aperto un ulteriore filone per la canzone d’autore in siciliano, sempre alla ricerca di nuovi temi e nuove sonorità secondo una linea di sviluppo decisamente proiettata in avanti ma in sintonia con la radice musicale tradizionale.
Dalla fine degli anni ’90 in poi si dedica pressoché interamente allo sviluppo e alla diffusione dell’etichetta Teatro del Sole, attiva fino al 2008, il cui catalogo discografico raccoglierà in poco più di un decennio oltre 60 titoli. Spiccano tra questi 10 pubblicazioni interamente dedicate al repertorio e alla voce di Rosa Balistreri comprendendo, tra gli altri, i quattro capolavori che la grande artista siciliana registrò per la collana Folk della Fonit Cetra, due raccolte di “rari e inediti” e la ristampa di vinili introvabili.
Teatro del Sole diventa così un preciso punto di riferimento per la musica che nasce in Sicilia e nell’Italia meridionale aprendosi ad altre regioni (Calabria, Basilicata, Sardegna) e ad altre musiche.
A riguardo va segnalata la pubblicazione nel 2002 di De sa terra a su xelu, suite scritta e diretta dal Maestro Ennio Morricone, realizzata con i suoi musicisti, e il cui momento centrale della partitura è l’Ave Maria tradizionale in lingua sarda cantata da Clara Murtas.
Tra le iniziative che ha portato avanti con l’Associazione Cielozero vanno considerate la collaborazione all’ideazione e alla realizzazione delle prime due edizioni della Rassegna “Vucciria – sonorità popolari contemporanee” (nel 2006 e nel 2007); dell’ampio progetto “Buon compleanno, Rosa” che nel corso del 2007 ha visto la realizzazione di una serie di appuntamenti e iniziative dedicate a Rosa Balistreri, tra cui la pubblicazione di un CD di inediti dell’artista licatese, un concerto di omaggio con Lucilla Galeazzi, Fausta Vetere e Clara Murtas, la produzione e la diffusione con il Giornale di Sicilia del CD “Omaggio a Rosa Balistreri” con la partecipazione di oltre 50 musicisti siciliani; del concerto-tributo “Parole in gennaio” dedicato a Fabrizio De André, realizzato ad ottobre 2007 presso il Teatro Politeama, che costituisce una delle pochissime iniziative dedicate all’artista genovese che hanno ricevuto il Patrocinio ufficiale della “Fondazione De André”.
Nel 2009, dopo un lunghissimo periodo dedicato soprattutto alla “musica degli altri”, sente il bisogno di tornare a scrivere e di occuparsi precipuamente del suo repertorio. In questo trova immediato riscontro e sostegno in Alfredo Lo Faro, produttore e ideatore di “Made in Sicily”, un grande progetto editoriale e discografico al tempo stesso dedicato alla musica e ai musicisti di Sicilia che, come ama dire lo stesso Lo Faro, “a quei musicisti di Sicilia che la Sicilia non hanno voluto lasciare”.
Dall’avvio di questa collaborazione nasce nel 2012 Era nicu però mi ricordu – Francesco Giunta & Orchestra, nuovo lavoro discografico prodotto da Lo Faro che rilancia il repertorio poetico-musicale dell’autore palermitano e che è stato motivo di incontri con i giovani di diverse scuole siciliane.
Buona parte del repertorio di Francesco Giunta viene da molti anni utilizzato per progetti con finalità didattiche. Tra questi di particolare rilievo, un progetto per gli anni 2014/15 e 2015/16 curato dal Maestro Valter Sivilotti che ha coinvolto una formazione corale/polistrumentale di 150 scolari del Primo Circolo Didattico di Vittoria e uno dallo stesso Giunta in ambito palermitano che ha portato alla realizzazione di una rappresentazione corale replicata in diverse occasioni. Nel 2015 al Teatro Jolly di Palermo lo spettacolo “Calia & simenza”, scritto e interpretato insieme a Gianni Nanfa ha registrato il tutto esaurito per le otto repliche previste nel cartellone 2015/16. Successo replicato nella stagione 2017/18 con il seguente spettacolo “Ncantu e scantu (tanto è un gioco)” scritto ancora con Giovanni Nanfa.
Nel 2018 Antonella Ruggiero ha inserito nella sua raccolta Quando facevo la cantante le sue canzoni Li me’ jorna e Cala lu suli. Nello stesso anno la giovane cantautrice siciliana Giulia Mei ha interpretato, nel suo album di esordio Diventeremo adulti una versione di Iu c’àiu a tia, canzone di Francesco Giunta celebrata dal pubblico e dalla critica come una delle più belle “romanze d’amore” in siciliano.
Lo scorso autunno la “Fondazione De André” ha acquisito al suo archivio il riadattamento integrale in siciliano di Francesco Giunta de La buona novella, autorizzandone la pubblica esecuzione in accordo con l’editore del repertorio del grande artista genovese.